Povertà estrema, nuovi picchi: il report di Banca Mondiale
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Povertà estrema: il 2024 segna un record sconvolgente, i dati della Banca Mondiale

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La povertà globale raggiunge livelli allarmanti: nuovi dati della Banca Mondiale rivelano una verità sconvolgente.

Nel 2024, la povertà estrema ha raggiunto un livello record da non trascurare: ben 692 milioni di persone vivono con meno di 2,15 dollari al giorno. Questo dato, diffuso dalla Banca Mondiale, rappresenta l’8,5% della popolazione globale, un numero che potrebbe essere ancora più elevato a causa di un sommerso difficilmente monitorabile.

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Il record allarmante della povertà globale nel 2024

Nonostante una leggera diminuzione del tasso di povertà estrema dal 38% nel 1990 all’8,5% nel 2024, i progressi sembrano essersi fermati. La Banca Mondiale avverte che il periodo 2020-2030 potrebbe essere ricordato come un decennio perso nella lotta contro la povertà. 

“Negli ultimi cinque anni, i progressi nella lotta alla povertà sono rallentati fino ad arrivare quasi a un punto morto, sollevando timori sulla possibilità che il periodo 2020-2030 sia un decennio perso”, ha dichiarato dall’istituzione internazionale così come riportano anche RaiNews.it e TGCom24.

Secondo le nuove previsioni diffuse, entro la fine del decennio, il 7,3% della popolazione mondiale vivrà in condizioni di estrema povertà, ben oltre l’obiettivo fissato dalla Banca Mondiale. 

La situazione in Italia: dati preoccupanti

Non solo a livello globale, ma anche in Italia la situazione si fa decisamente preoccupante. Nel 2023, 4,9 milioni di italiani, pari all’8,4% della popolazione over 16, non sono stati in grado di permettersi un pasto completo ogni due giorni. Il tasso di deprivazione materiale e sociale è cresciuto di un punto percentuale rispetto al 2022, con un’inversione di tendenza dopo precedenti anni di miglioramenti.

L’aumento dei costi della vita e la stagnazione salariale stanno portando sempre più famiglie italiane verso una situazione di profonda indigenza. Se la crescita economica non riprenderà a pieno ritmo e se non verranno intraprese azioni concrete, i numeri potrebbero ulteriormente peggiorare.

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ultimo aggiornamento: 15 Ottobre 2024 17:40

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